On the Road 2004
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data: |
14-15 August 2004 |
partenza: |
Seattle, WA |
arrivo: |
Forks, WA |
alloggio: |
Forks Motel |
prezzo: |
$70+tax |
km tappa: |
347 (216 miles) |
Summary |
Hoh Rain Forest |
Rialto Beach |
La Push |
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Saturday, 14th August
Kolaloch
La sveglia è puntata all'alba, oggi ci attende la Olympic Peninsula.
Abbiamo deciso di cominciare la visita dalla parte sud della Peninsula per
poi risalire verso nord-est e tornare a Seattle tramite battello.
Siamo in macchina quando l'orologio segna le 7.15, il cielo è nuvoloso
e le previsioni non sono delle migliori ma, vivendo a Seattle, abbiamo imparato
a fare programmi senza farci condizionare troppo da un cielo bianco.
Dopo un po' meno di due ore sulla I-5 arriviamo finalmente alla deviazione
per la US-101, la strada che costeggia il bordo esterno
di tutto l'Olympic NP descrivendo una sorta di U rovesciata. Guidare sulla
101 è molto piacevole e nonostante il weekend ci sono poche macchine.
Un cielo nuvoloso a Seattle significa spesso pioggia nella Peninsula e oggi
abbiamo conferma di questa teoria. La cosa più frustrante non è la
pioggia di per sé, ma il fatto che nel giro di 1 miglio si passi da
pioggerellina fina, a squarci di sole a pioggia torrenziale. In questo modo
arriviamo fino al vistor center di Kolaloch, veramente
poco più di una casetta di legno sul lato della strada. Riusciamo almeno
ad ottenere qualche consiglio da un ranger e info più dettagliate sul
meteo del weekend: pioggia, molta pioggia.
Al momento però ha smesso
di piovere e ne approfittiamo per la prima sosta: siamo alla Beach
4. Questa è famosa
per le proprie tide pools, piscine naturali che si
formano al ritirarsi della marea dove rimangono incastrate stelle marine ed
altri animaletti di mare. Fortunatamente la marea si sta ritirando e siamo
perfettamente in tempo per godere delle tide pools.
Un breve hike porta fino alla spiaggia. Qui cominciamo a camminare senza mete
particolari, semplicemente seguendo la nostra curiosità che ci porta
tra le rocce dove si formano le tide pools. Il numero di stelle marine ed i
loro colori sono sorprendenti. In particolare è curioso
osservare quanto siano dure le stelle marine nonostante appaiano così molli.
La pioggerellina fina cominciata da poco si trasforma in acquazzone e, nonostante
k-ways ed un ombrello quando torniamo alla macchina siamo completamente zuppi.
La foresta pluviale di Olympic NP
Hoh Rain Forest
Ci fermiamo un po' a Ruby Beach sperando che la pioggia
diminuisca ma non sembra giornata. Stare in macchina ad aspettare non ci entusiasma
così decidiamo di muoverci verso la Hoh
Rain Forest. Qui il cielo si apre e riusciamo ad inanellare abbastanza
tempo per i due hike principali in zona: lo Spruce Natural Trail e
l'Hall of the Mosses. Sono ambedue corti e propongono
un ottimo impatto con la famosa foresta pluviale. Le barbe di muschio penzolanti
sono fittissime, tanto che in alcuni punti riescono quasi completamente ad
ustruire il passaggio della luce. Camminando lungo il trail incontriamo anche
tre elks che attraversano il sentiero per nulla intimoriti dalla nostra presenza.
Lasciamo la foresta pluviale dopo circa tre ore, tempo più che sufficiente
per esplorare la zona.
Rialto Beach
Continuiamo quindi verso nord fino a Forks, dove
ci fermiamo per scaricare i bagagli al Forks Motel .
Il motel è molto carino e confortevole e vale tutti i suoi 70$. Dopo
una doccia calda ci sentiamo decisamente rinvigoriti e pronti a continuare
l'esplorazione. Ci dirigiamo quindi verso la zona di Rialto Beach.
Quando arriviamo il cielo è ancora nuvoloso ma non piove. La spiaggia
ed i suoi famosi faraglioni sono immersi nella nebbia ma qualcosa si riesce
a vedere. Decidiamo quindi di camminare lungo la spiaggia, raggiungendo il
famoso sea stack Hole in the Wall. Tornando indietro,
mentre i gabbiani banchettano, ricomincia a piovere. Abbiamo giusto il tempo
di tornare alla macchina prima dell'inizio di un altro diluvio. Poco importa,
comunque. La giornata è finita e non ci resta che cenare. Optiamo
per il Smoke House Restaurant dove io vado per
un classico hamburger e Magda prova un piatto di pesce locale. Ce la caviamo
con una ventina di dollari ed il cibo non è per nulla male. Da lì,
in pochi minuti siamo in hotel. Domani ci aspetta un'altra giornata lungo
la costa di Olympic.
Sunday, 15th August
La Push
Appena la sveglia suona ci dirigiamo verso la finestra sperando di vedere
qualche segno di cielo azzurro. Nulla, ma almeno non piove. Oggi vorremmo
visitare la zona di La Push in mattinata e dedicare
il pomeriggio all'estremo nord-ovest della Peninsula. Facciamo velocemente
colazione con alcuni donuts comprati a Seattle il giorno prima e del complimentary
coffee offerto dal nostro motel. Decidiamo di restare un'altra notte a Forks
invece di cominciare a fare telefonate varie per trovare qualcosa a Port
Angeles.
Già verso le 8.30 siamo alla 3rd Beach,
una delle spiagge in zona La Push. L'hike che decidiamo di fare non è lunghissimo
ma è estremamente affascinante. Passiamo per una foresta immersa nella
nebbia in un paesaggio che lascia spesso da pensare se siamo veramente svegli
o no. Dopo circa 40 minuti di cammino arriviamo sulla 3rd Beach. Questa spiaggia
non è caratterizzata né da grandi faraglioni né da tide
pools ma non per questo manca di fascino. Camminiamo fino alla fine della spiaggia
dove rimaniamo affascinati dalla vista di una cascata che compie un salto di
un centinaio di metri e si getta direttamente nel mare sugli stessi scogli
dove le onde dell'oceano si infrangono.
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