RECE: Olympic NP

 

 

Chi vive a Seattle è forse abituato a vedere le cime innevate delle montagne che si ergono al di là della Pudget Sound, io non di certo. Ogni volta che appaiono, sembrano invitare ad attraversare la baia e a esplorare ciò che al di là della baia si trova. Questo qualcosa è l'Olympic Peninsula, casa dei uno dei parchi nazionali sicuramente più vari di tutti gli Stati Uniti: l'Olympic NP.
Questo parco comprende tre macro aree. Hurrican Ridge, vicino Port Angeles, è l'accesso primario alla zona di montagna. La Hoh Rain Forest, vicino Forks, è la famosa foresta pluviale. Poi c'è la parte della costa, separata dal resto del parco, ma facente parte del parco stesso. Le spiagge sono distribuite un po' lungo tutta la costa, ma le zone principali sono quella di Kalaloch, La Push e, più a nord, Ozette, da dove è raggiungibile la famosa Shi Shi Beach con il suo Point of the Arches.
Il parco è letteralmente immenso (circa 3.700 Km quadrati), coprendo la quasi totalità dell'Olympic Peninsula, e pensare di girarlo in breve tempo è una idea folle. Anche le distanze non sono cose da poco, specialmente considerando che alcune locations si possono raggiungere solo tramite strade secondarie a bassa velocità.
Ciò detto, mi sento di consigliare almeno tre giorni per poter apprezzare questo parco nella sua globalità, senza andare di fretta e godendosi i suoi unici paesaggi.
Io ho visitato solo la foresta pluviale e la costa, oltre ad un breve trail in zona Lake Crescent, ed è su queste zone che mi concentrerò in seguito.

Alcune info sul Parco
Tutte le aree del parco sono raggiungibili tramite deviazioni piuttosto contenute dalla Hwy 101, che segue i confini di Olympic NP lungo quasi tutta la penisola.
Spesso queste deviazioni, seppure contenute in termini di chilometraggio, prendono un bel po' di tempo, essendo le strade laterali ben tenute ma comunque con limiti di velocità molto bassi.
A chi si trovasse in zona Seattle, consiglio di raggiungere il parco tramite battello. Il breve viaggio da circa mezz'ora, costa 9.50$ a veicolo (più 4$ per ciascuna persona oltre al conducente) e vi metterà in condizione di raggiungere la parte nord del parco nel giro di un paio d'ore circa. La partenza da Seattle è al Pier 52, destinazione Bainbridge Island.
Come dicevo, due sono le scelte principali in termini d'alloggio e, se volete visitare sia la parte nord del parco che quella ovest, vi consiglio di considerare due pernottamenti diversi. Port Angeles è la scelta migliore per la parte nord, distando poche miglia dall'entrata di Hurrican Ridge. Questa zona è quella che si "sveglia" più in ritardo e sarà pienamente godibile solo in tarda primavera/estate, sia per minimizzare le possibilità di pioggia, sia per trovare i trails sgombri dalla neve.
Forks invece è la cittadina più grande sul lato occidentale del parco, piena di motel e ristoranti e non lontana dai vari accessi alle spiaggie e dalla Hoh Rain Forest. Qui vi consiglio il Forks Motel, dove per circa 50$+tax (in bassa stagione) godrete di stanze comode, pulite ed accoglienti. Vi consiglio anche il The In Place, proprio di fronte al Forks Motel, dove servono degli hamburgers ottimi e giganteschi per meno di 6$.

Hurrican Ridge, Lake Crescent e Sol Duc
Di questa zona non ho visto quasi nulla ma riporto alcune informazioni indicative che spero di integrare al più presto con esperienze personali.
Questa zona copre grossomodo la parte nord del parco. A Hurrican Ridge c'è il principale Visitor Center e si accede alla parte propriamente montana di Olympic NP. Da qui, nuvole permettendo, potrete vedere da vicino le montagne della Peninsula oltre a godere dei numerosissimi trail.
Lake Crescent è un bel lago immerso tra colline boscose e montagne innevate. Ci sono diverse possibilità di hiking. Il trail più famoso è il Marymere Falls Trail che porta alle omonime cascate. Ho percorso questo trail e l'ho trovato abbastanza interessante, soprattutto per il primo assaggio che si gode del verde muschio che si vedrà più avanti nella Hoh Rain Forest. Il trail non è particolarmente impegnativo e le cascate sono degne della visita.
Sol Duc è invece la zona delle sorgenti d'acqua calda. Oltre a queste ci sono anche delle opportunità di hiking, tra cui cito il famoso Sol Duc River Trail che conduce fino alle visitatissime Sol Duc Falls.

Hoh Rain Forest
La foresta pluviale inclusa in Olympic NP è accessibile al turista in diverse locations. C'è la Quinault Rain Forest, nell'angolo sud-ovest del parco, e poi la Hoh Rain Forest, a poche miglia da Forks. Io ho visitato la seconda. Parlando con un ranger, questo mi ha confermato che in ambedue le zone, la foresta non cambia particolarmente.
Arrivare alla Hoh Forest è già un piacere di per sé, percorrendo la bellissima Upper Hoh Road che si immerge pian piano tra i muschi penzolanti della foresta.
In generale questa è una delle migliori zone per avvistare elks, tenete sempre gli occhi aperti, ce ne sono veramente moltissimi. L'attività da svolgere in termini di hiking è piuttosto limitata. Ci sono due brevi loop, lo Spruce Nature Trail (1.2 miles) e lo Hall of Mosses Trail (0.8 miles) che mostrano la foresta nelle sue diverse forme. Sono ambedue molto semplici, con elevation gain praticamente nullo e pieni di interpretative signs che spiegano un po' tutto quello che c'è da sapere sulla foresta pluviale.
La cosa più bella è comunque camminare guardandosi intorno. Ciò che vi suggerisco è di non concentrare lo sguardo solo ai lati del sentiero. C'è un intero mondo sopra e sotto di voi, con piante che crescono su altre piante, con i famosi Banana Slugs che strisciano e con rami da cui pendono "barbe" enormi di muschio, che in alcuni punti diventano così fitte da ostruire quasi totalmente il passaggio della luce.
In aggiunta c'è anche il lungo Hoh River Trail (17 miles), da affrontare in termini di backpacking, che porta fino a sotto il Mt. Olympus. Io ne ho percorso un pezzettino e devo dire che ne è valsa la pena. Il Visitor Center di zona è piccolino e quando sono andato io, benché aperto, non c'era nessun ranger. Quindi cercate di non arrivare alla Hoh Rain Forest completamente sprovvisti di informazioni.

La costa
Olympic NP ingloba anche gran parte della costa della Peninsula. Ci sono sostanzialmente tre diverse aree, non direttamente connesse e piuttosto lontane l'una dall'altra in termini di Km su strada. A sud si trova l'area di Kolaloch che comprende una serie di spiagge numerate da 1 a 6 e la Ruby Beach. Queste spiagge si trovano praticamente a ridosso della Hwy 101 e sono facilmente accessibili. In questa zona ci sono le migliori oppurtunità per godere delle famose tide pools, delle piccole piscine naturali dove molti animaletti marini rimangono imprigionati al ritirarsi dell'alta marea. Proprio a causa della marea ho avuto la possibilità di esplorare solo Ruby Beach, che insieme alla Beach 4 mi era stata consigliata dai ranger come migliori scelte per ammirare le tide pools. Tutto molto carino e le passeggiate per e sulla spiaggia non sono per nulla impegnative.
Nella parte centrale della costa si estende un'altra serie di spiagge che offrono possibilità di hiking più soddisfacenti con bellissime viste sui cosiddetti sea stacks (enormi rocce che escono dall'oceano) e altre tide pools. Oltre alla famosa Rialto Beach (molto frequentata), ci sono altre spiagge (la First, Second e Third Beach) che possono essere esplorate con hikes più o meno lunghi. Questa zona si raggiunge imboccando delle deviazioni verso ovest sulla Hwy 101 poche miglia a nord di Forks. Di questa zona non ho visto nulla, dato che ho dedicato quasi tutto il mio tempo a quanto segue.
A sole 16 miglia in line d'aria a nord (ma circa 55 miglia su strada da farsi in più di un'ora e mezza) si incontra la cittadina di Ozette ed il lago omonimo. Una delle migliori opportunità per un backpacking partendo da qui è una delle spiagge più spettacolari del Pacifico, la Shi Shi Beach con il suo famoso Point of the Arches. Per chi non desideri fare backpacking c'è una buona novità rispetto al passato. Shi Shi Beach è da poco accessibile anche da nord, dalla riserva indiana Makah, con un day hike di cui vado a parlarvi qui sotto.

Shi Shi Beach and Point of the Arches (10 miles, 3 1/2-5h, round trip,
almost flat)
Profile Map
Intanto bisogna raggiungere il trail head, e già questa non è roba da nulla. Come dicevo, l'accesso è all'interno della Makah Indian Reservation. Lasciata la Hwy 101 poco dopo Lake Pleasant imboccate la Hwy 113 north, poi la Hwy 112 north e raggiungete Neah Bay. Qui fermatevi al Makah Museum, anche se non ve ne importa nulla di cultura locale, dato che per utilizzare il parcheggio al trail head di Shi Shi Beach dovrete recuperare un Recreational Use Permit. Lo vendono al museo succitato, costa 7$ ed è valido per tutto l'anno solare. Vi daranno anche una cartina dettagliata della zona (download 155Kb). Seguite le direzioni e in circa 30 minuti arriverete al trail head. Mi raccomando di appendere il Permit allo specchietto in bella vista.
La prima parte del trail offre per circa 2 miglia quattro passi nel fango tra Banana Slugs e alberi abbattuti attraverso una foresta che non offre alcuno scorcio sulla spiaggia, nonostante ogni tanto sentirete il rumore delle onde che si infrangono. Quando ormai comincerete a chiedervi se vi siete persi si arriva ad un discesone di una ventina di metri, molto ripido, unico dislivello di tutto il trail.
Arrivati sul fondo siete finalmente sulla Shi Shi Beach. Qui finalmente gli sforzi sono premiati anche se ci sono ancora circa 3 miglia da fare per arrivare al Point of the Arches, già comunque visibile in lontananza. La zona è molto selvaggia e potrete godere della spiaggia quasi in totale solitudine. Qui il mare si schianta contro gli sea stacks in maniera violentissima ed è difficile capire chi, tra mare e rocce, la avrà vinta nei secoli. Alcuni dei sea stacks assumono forme stranissime, piegandosi e aprendosi quasi come in una corrida in cui il mare è il toro e gli scogli il torero. Questo è il tipo di trail che chiamo "contemplativo" dato che non c'è molto altro da fare che camminare contemplando il paesaggio che vi circonda.
Arrivati sotto al Point of the Arches, controllate la vostra tabella con le maree (cosa che avreste già dovuto fare molto prima) e sedetevi a godere di questa lotta furibonda tra mare e terra tanto a lungo quanto potete. Il ritorno ripercorre i passi dell'andata, mi raccomando di non attardarvi con le maree.

Le maree, alcune info
Se volete fare hiking lungo la spiaggia, dovete assolutamente conoscere gli orari delle maree. Non sono poche le persone che rimangono anche uccise perché sorprese dalla marea. Ai Visitor Center di Olympic NP, chiedete ai ranger una tabella degli orari delle maree. La tabella è molto chiara. Leggetela attentamente. Ogni giorno le maree cambiano completamente orario, quindi non azzardate ragionamenti del tipo "se ieri era così, oggi sarà più o meno lo stesso". Per ogni giorno viene riportato l'elenco delle maree, gli orari, una misura di quanta parte di spiaggia verrà coperta e se si tratta di alta o bassa marea. Ad esempio una riga del tipo 2:04a 4.0L vi dice che alle 2:04 del mattino ci sarà una bassa marea (L) che coprirà circa 4.0 feet di spiaggia. Dunque, come regolarsi per un hike? L'idea sarebbe quella che il mare raggiunge la sua massima estensione con l'alta marea, per poi ritirarsi fino al minimo per la bassa marea. Potreste cominciare il vostro hike quando il mare si sta ormai ritirando lasciando spazio per camminare sulla spiaggia e cercare di tornare indietro poco dopo la bassa marea, prima che il mare cominci a ri-allagare la spiaggia. Massima prudenza, mi raccomando!

Cape Flattery
Devo dire che avevo dei pregiudizi verso questo luogo, dato che immaginavo che un posto che è conosciuto come "il punto più a nord-ovest degli States" (esclusa l'Alaska) dovesse essere qualcosa tipo Four Corners. E' con grandissimo piacere invece che ho scoperto Cape Flattery come una eccezionale possibilità di fare hiking godendo di fantastiche viste sul mare. Da Neah Bay, bisogna guidare ancora per una mezz'ora abbondante su una strada che per alcune miglia è su sterrato. Poi un breve trail da meno di un miglio porta a varie viste sul mare, tutte incredibili, col vento che soffia fortissimo, le onde che si infrangono sugli scogli sbattendo qui e là enormi tronchi come fossero fuscelli, il faro sull'isoletta lì di fronte e, se siete fortunati ed il periodo è quello giusto, potreste avere l'occasione come è capitato a me di avvistare delle balene in migrazione.

RECE pubblicata la prima volta su free.it.viaggi.usa il 18 Aprile 2003

 

 

FAQ
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Links
Olympic NP Il sito ufficiale dell'NPS
Olympic National Park Un altro sito dedicato, molto ben fatto
Olympic Peninsula Un portale su tutta la Olympic Peninsula
Port Angeles Un ricchissimo portale su Port Angeles
Forks Un ottimo portale su Forks
Forks Motel Un buon motel a Forks
Washington State Ferries Qui potete consultare le partenze dei battelli da Seattle per la Peninsula
Makah Indian Reservation Il sito ufficiale delle riserva Makah
   
   
Olympic NP Patch

 

Lake Crescent

 

Le Marymere Falls, in zona Crescent Lake

 

La bella Upper Hoh Road

 

Un parte del Spruce Nature Trail

 

Uno dei numerosissimi elk in zona Hoh Rain Forest

 

Il trail che conduce a Shi Shi Beach

 

Point of the Arches

 

Shi Shi Beach

 

Cape Flattery, il punto più a nord-ovest degli Sates