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RECE:
Scenic Byways
UT12 & UT24
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Chi ha la
fortuna di guidare negli States non come un italiano ma come
una persona assennata, non potrà fare a meno di innamorarsi
di alcuni dei meravigliosi panorami che si possono godere
lungo le strade americane. Alcune di queste strade, le più
spettacolari, vengono chiamate "scenic byways" e
da sole valgono un viaggio negli States.
Appena tornato dagli States dal mio on the road, più
di una persona mi ha chiesto quale fosse in assoluto la cosa
che più mi era piaciuta. Sulle prime mi capitò
di pensare a Yosemite o Zion. Ma c'era qualcosa che sfuggiva.
Che cos'è che, a distanza di anni, ricorderò
in modo vivo di questo viaggio? Ormai è un po' che
ci rifletto e sono sicuro che la mia risposta è: la
libertà. Raramente mi sono sentito libero come girando
in macchina per i grandi spazi americani.
Se c'è una strada che è sinonimo di libertà,
sicuramente questa è la UT12 e questa è la mia
scenic byway preferita nello Utah. Il viaggio che vado a descrivere
parte 8 miglia a nord di Hatch,
UT dove dalla I-89 si dirama verso est
la UT12. Passeremo vicino Bryce
Canyon NP arrivando poi fino a Torrey. Qui la UT12 trova
la sua naturale continuazione nella UT24 che attraversa Capitol
Reef NP, arriva fino a Hanksville, lambisce
il Goblin Valley SP
per poi immergersi nella I-15.
Sono circa 220 miglia
tra scenari mozzafiato in cui il tema dominante saranno spazi
pressoché infiniti ed un susseguirsi di colori ai limiti
del reale. |
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Red Canyon to
Escalante
Appena lasciata la I-89 per la UT12, si comincia da subito
a capire perché questa sia ritenuta tra le strade più
belle d'America. Nel primo tratto si passa attraverso il Red
Canyon, una anticipazione di quello che ci aspetta al Bryce
Canyon NP. Le rocce che fiancheggiano la carreggiata, spesso
a poche decine di metri, sono di colore arancione scuro, quasi
rosso e le forme che si delineano ricordano spesso gli hoodoos
di Bryce. Ma mentre a Bryce si deve scendere dalla macchina
per raggiungere un view point ed ammirare gli hoodoos, in
questo tratto della UT12 ci si ritrova praticamente a guidarci
attraverso. In questo scenario si raggiunge la deviazione
che conduce al Bryce Canyon stesso. Naturalmente Bryce Canyon
NP è una delle attrazioni principali lungo la UT12
e una deviazione è praticamente obbligatoria. Qui continuiamo
però lungo la UT12 ricordando brevemente che nei pressi
del Ruby's Inn a Bryce potrete assistere ogni sera ad un rodeo.
Sempre immersi tra rocce arancioni si arriva alla cittadina
di Tropic, ottima scelta come base per visitare Bryce Canyon.
Qui troverete alcuni motel, ristoranti e benzina oltre alla
capanna originale di Ebenezer Bryce, il mormone scozzese che
fu tra i primi bianchi ad esplorare il Bryce Canyon.
Continuando, lo scenario roccioso scompare e viene sostituito
da immense praterie, verdissime e solitarie. Fattorie si alternano
ad allevamenti di bisonti in uno scenario dove la vita scorre
lentamente in un silenzio interrotto solamente dalle voci
della natura. In questo tratto è possibile deviare
per qualche miglia per arrivare al Kodachrome Basin SP e,
in seguito, al Grosvenor Arch.
Tornati sulla UT12 lo scenario cambia nuovamente in modo radicale.
Ora la strada passa per un'area praticamente desertica dove
aspre formazioni rocciose dai colori chiari si alternano a
pianure aride e intatte. Questo tipo di viste accompagnano
fino a Escalante, tipica cittadina mormone dello Utah.
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Pascoli
lungo la UT12
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Escalante
to Torrey
Se siete rimasti impressionati dalla UT12 fino a Escalante
preparatevi perché il meglio deve ancora venire. Si
passa per l'area degli Escalante Canyons. La strada sale e
scende, a volte più ripidamente, spesso dolcemente.
Capita di inerpicarsi per tratti che salgono ripidi ma dritti,
avvolti tra rocce che si ergono alte ai margini della strada.
Fino a quando non si raggiunge la cima di questi tratti si
riesce a vedere solo il cielo blu incorniciato tra il grigio
della strada ed il marrone delle rocce. Poi, all'improvviso,
la strada in salita si conclude, una vallata sterminata fino
a quel momento invisibile si apre sotto di voi e si comincia
a scendere velocemente rimanendo a bocca aperta. Questo è
in assoluto il mio tratto preferito della UT12. Passando tra
mini canyon e sterminate vedute di vallate di roccia bianca
si arriva al tratto finale della UT12 caratterizzato, ancora
una volta, da verdi praterie con cavalli al pascolo e lussureggianti
foreste dai colori brillanti. Se dovessi pensare ad un posto
per descrivere lo Utah, allora penserei a queste 30 miglia
di UT12.
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Capitol
Reef NP
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Capitol
Reef
Una volta giunti a Torrey, si lascia la UT12 deviando verso
est lungo la UT24. La UT24 in pochi minuti si immerge nello
scenario di Capitol Reef NP, un parco che non ho esplorato
ma per cui sono solamente passato. Ciò nonostante le
vedute lungo la strada mi hanno fatto una impressione veramente
unica, lasciandomi con una grande voglia di spendere del tempo
in questo parco. La UT24, approcciando e attraversando Capitol
Reef passa per scenari che sotto il profilo geologico rimangono
misteriosi. Nelle 18 miglia attraverso Capitol Reef si vedono
susseguirsi senza interruzioni di sorta rocce di dimensioni
e colori completamente diverse. La prima parte è caratterizzata
dal tipico colore rossastro di Capitol Reef e le formazioni
rocciose appaiono come "storte" nella forma. Molto
bella è Scenic Drive del parco che immerge il visitatore
ancora di più nella particolarissima natura di Capitol
Reef.
La parte più strana è però la seconda,
quella che si incontra uscendo dal parco. Qui rocce di colori
diversissimi si alternano passando dal bianco al nero, dal
rosso al grigio con punte di giallo e verde. Ogni colore è
poi associato a forme completamente diverse. Capitol Reef
è sicuramente uno dei tesori più grandi degli
States sotto il profilo geologico. Pur non essendo particolarmente
interessato alla geologia, sono rimasto attonito, sorpreso
e ammirato da quanto visto.
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Le Three
Sisters al Goblin Valley SP
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Goblin
Valley SP
Lasciato Capitol Reef rimane un ultimo pezzo di UT24. Per
66 miglia si viaggia per ambienti desertici e piattissimi.
E' stata la prima volta in cui mi sono reso conto di cosa
siano gli immensi spazi degli States. Nulla e poi nulla né
a destra né a sinistra della carreggiata. La strada
prosegue dritta e l'unico modo di rendersi conto che le miglia
passano è quello di fissare qualche piccola salita
all'orizzonte e aspettare di arrivarci.
In questo scenario, in modo abbastanza improvviso, appare
una indicazione per svoltare per il Goblin Valley SP. Una
ventina di miglia portano a questo gioiello naturale in cui
una intera vallata è ricoperta da improbabili forme
della roccia che sembrano, all'imbrunire, dei goblin. L'ingresso
costa 5$ a veicolo. Parcheggiata la macchina, vale sicuramente
la pena di farsi una passeggiata nella valle tra i goblin.
Solo la fantasia pone limiti a ciò che potrete vedere
e riconoscere in queste stranissime rocce. Tra le più
sorprendenti in assoluto, ci sono le Three Sisters che si
trovano poco prima di arrivare alla Valley stessa. Immaginate
uno spazio piatto pressoché infinito. Ed immaginate
sorgere nel bel mezzo di questo scenario un roccia alta una
decina di metri che si alza verticalmente dal nulla, con la
forma di "tre sorelle". Chiedersi il perché
ed il percome di quanto visto è un ottimo modo di passare
le ultime miglia della UT24.
Ma il fascino di questi luoghi è anche nell'impossibilità
di spiegarsi razionalmente come possano esistere certe cose
e nell'ammirare questi scenari come bambini di fronte ad un
gioco di magia.
RECE
pubblicata la prima volta su free.it.viaggi.usa il 7 Dicembre
2003
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