On the Road 2003
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data: |
10-13 July 2003 |
partenza: |
Roma, Italy |
arrivo: |
San Francisco, CA |
alloggio: |
Grant Plaza Hotel |
prezzo: |
$79+tax |
km tappa: |
0 |
km totali: |
0 |
Summary |
Fisherman Wharf |
The Crookedest Street |
Chinatown |
Alcatraz |
Golden Gate Bridge |
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Noi al Japanese Tea Garden di San Francisco
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Thursday, 10th July
La partenza
Un diario di viaggio che si rispetti non può non iniziare dalla partenza. Non mi sembra però il caso di dilungarmi in dettagli. Abbiamo viaggiato da Roma a Chicago da cui abbiamo raggiunto San Francisco, la prima tappa del nostro itinerario. Il viaggio, con American Airlines è lungo e piuttosto faticoso e si verifica anche un imprevisto scalo a Denver per prestare soccorso a una bambina un po' meno entusiasta dell'aereo di quanto non lo fosse sembrata all'imbarco mentre zompettava e schiamazzava euforica. Arriviamo a San Francisco con quasi due ore di ritardo ma abbiamo almeno la possibilità di godere di un fantastico tramonto dietro le Rocky Mountains. Le procedure all'immigration sono assolte veramente velocemente sia per me che viaggio con passaporto americano, sia per Magda che invece fa mostra del proprio sudatissimo visto. Passata l'immigration, ci rilassiamo, ormai siamo a tutti gli effetti negli States!
Il Golden Gate visto da Alcatraz
Friday, 11th July
Fisherman Wharf & "The Crookedest Street"
Nonostante il fuso ci svegliamo non troppo presto.Verso le 8 siamo in moto
con un'idea fissa: colazione all'arcinoto Denny's!
Lasciando
l'hotel ci arrampichiamo per le colline di San Francisco fino alla prima fermata
del cable car. Direzione Fisherman Wharf
. Vogliamo
cercare di prenotare un tour per Alcatraz, sperando che ci sia ancora disponibilità.
Il giro in cable car è veramente bello e...fresco! La mattina San Francisco è spesso
immersa nella nebbia e anche d'estate è meglio girare con una giacchetta. Scopriamo
subito che i negozi qui aprono un po' più tardi rispetto alle abitudini italiane
e così ci fiondiamo da Denny's. La colazione è veramente ricca e degna della
sua fama anche se non proprio così economica come ci aspettavamo. Dopo esserci
strafogati, ci dirigiamo a piedi verso il molo 41 dove si trova la Golden&Blue
Fleet che gestisce i tour per Alcatraz. Per fortuna c'è posto
e così optiamo
per un giro per il domani mattina. Acquistiamo anche un City
Pass
che
per $36 dà libero accesso a tutti i mezzi di trasporto pubblici, ad alcune
interessanti attrazioni di San Francisco, oltre che al tour per Alcatraz .
La mattinata procede tranquillamente a zonzo per i negozietti di Fisherman
Wharf. Qui, da non perdere per gli appassionati di sport americani, c'è l'NFL
Shop che, a mio parere, vale 10 Niketown. Quando ormai la mattinata volge al
termine torniamo a piedi fino a Lombard Street, nota come "The
Crookedest Street"
(la strada
più "curvosa"). Il tratto famoso è breve, meno di una decina di tornanti, ma
molto fotogenica con le sue aiuole di fiori dai colori brillanti.
Union Square & Chinatown
Tornando verso il centro facciamo conoscenza con una delle più grandi comunità cinesi
del mondo. Il nostro bus è letteralmente invaso da miriadi di cinesi e a stento
ci sentiamo negli States. Passiamo il pomeriggio girando per Union Square,
visitando molti negozi tra cui Borders, una delle catene di librerie più grandi
negli States, Levi's e Niketown. Dopo aver camminato un bel po' cominciamo
a sentire la fatica di una dura giornata dopo un duro viaggio. Decidiamo di
orientare i nostri passi verso l'area di Chinatown
,
vicino alla quale dovrebbe essere il nostro albergo. Ci sentiamo veramente
immersi nell'ambiente orientaleggiante delle vie e dei negozi di Chinatown
dove rischiamo più volte che qualche buon venditore ci appioppi materiale superfluo
per le nostre macchine fotografiche. Uno in particolare si rivela particolarmente
tosto. Dopo avermi pulito l'obiettivo della macchina, ripetendo miriadi di
volte "free service Sir, I like you", monta una lente di protezione. Quando
gli chiedo di toglierla, sembra tanto offeso da farmi sentire in colpa. Gli
spiego che comunque non avrei i soldi, giusto per alleviargli i dolore. Ok,
lezione n.1 del viaggio, mai nominare la parola soldi a Chinatown. Comincia
a pretendere che io faccia un salto in albergo a prendere i suddetti soldi
mentre lui vorrebbe tenere in ostaggio la mia macchina fotografica. Dopo lungo
discutere, molla la presa regalandomi una massima zen (credo...) "Man, now
you're in USA, don't go around without bucks".
Scampato il pericolo, continuiamo il giro per Chinatown fino alla Transamerica
Pyramid riposandoci un po' nel giardinetto di fronte. Passiamo le ultime ore
della giornata in giro per la zona di North Beach dove risalta la famosa Coit
Tower, godendoci un tramonto che colora di viola il cielo nel quale brilla
una perfetta luna piena. Ormai stanchi, torniamo in albergo dopo aver preso
qualcosa da portar via a Mc Donald's.
Prigioniero a Alcatraz, gli italiani fanno sempre la stessa fine...
Saturday, 12th July
Alcatraz 
Oggi si va ad Alcatraz! Ci alziamo presto, ma non troppo. Abbiamo tutto il
tempo per un'altra mega colazione, questa volta a Starbucks Coffee. Avevamo
visto molta gente in giro con la tazza del caffè Starbuck e abbiamo scoperto
il perché. La colazione è veramente super, a mio avviso un livello sopra Denny's.
Finito di mangiare, pieni fino all'orlo, arriviamo all'imbarco del tour Golden&Blue
Fleet per Alcatraz.
Partiamo alle 9.30. Dopo poco più di 15 minuti attracchiamo
sull'isola dove ci dà il benvenuto un ranger che ci racconta un po' di cose
su Alcatraz e ci raccomanda di non disturbare i gabbiani che hanno da poco
nidificato. Cominciamo l'esplorazione. Per prima cosa vediamo il filmato introduttivo,
interessante e non molto lungo. Poi ci dirigiamo verso la prigione vera e propria
dove ritiriamo l'audio-tour. Questo è molto ben fatto e ci accompagna in giro
per la prigione raccontando le cose più importati sulla storia ed i personaggi
di Alcatraz. Il tour prende un'oretta dopo la quale giriamo l'isola a piedi,
godendo delle magnifiche vedute di San Francisco.
Quando torniamo a terra è ormai mezzogiorno. Spendiamo un po' di tempo mangiando
il famoso panino col granchio mentre guardiamo i leoni marini che prendono il
sole lungo i moli.
Exploratorium & Golden Gate
Decidiamo di spendere il pomeriggio all'Exploratorium, una delle attrazioni
incluse nel City Pass. L'Exploratorium è una piccola città delle scienze dove è possibile
prender parte a degli esperimenti preconfezionati che dovrebbero istruire e
divertire allo stesso tempo. E' il vecchio principio dell'impara giocando.
Restiamo un paio d'ore a provare un po' tutto e usciamo soddisfatti benché la
Cité des Sciences di Parigi, visitata l'anno scorso, sia tutto un altro livello.
Scopriamo che intorno all'Exploratorium c'è un piccolo parco, veramente molto
bello, tanto che decidiamo di fermarci un po'. Ci stendiamo su un parto, vicino
un laghetto tra alcune imitazioni di rovine romane.
Verso le 18 ci muoviamo
verso il Golden Gate
. Finalmente possiamo vedere da vicino quello che forse è il
simbolo di San Francisco. E' possibile attraversare il ponte a piedi o in bicicletta
su dei marciapiedi laterali. Arriviamo fin verso metà osservando la baia di
San Francisco. Il vento è molto forte ed il colore arancione è vivissimo. Quando
ormai il Golden Gate getta la propria ombra sulla baia prendiamo l'autobus
per tornare verso il centro della città. Ci fermiamo a mangiare a Taco Bell
dove faccio conoscenza con la Pink Lemonade, dal colore orribile ma non poi
così cattiva. Prendiamo l'ultimo bus della giornata dove troviamo un autista
afro-americano che ci fa sbellicare dalle risate con commenti spesso coloriti
sui passanti (si era fissato con i jeans, dato che lui vestiva del sintetico,
e trovava un modo per ironizzare su chiunque salisse sull'autobus con un capo
di quel materiale). Quasi dispiaciuti per dover lasciare l'autobus, scendiamo
vicino Union Square. Due passi e siamo in albergo dopo il secondo giorno a
San Francisco.
Una vista di SF da Alamo Square
Sunday, 13th July
Golden Gate Park & California Academy of Sciences
Ormai ci svegliamo senza problemi ed il fuso sembra assorbito. Proviamo la
colazione a IHOP (Interantional House Of Pancakes)
. I pancakes sono squisiti, in particolare quelli di Magda che ha scelto una
combinazione servita con marmellate di tre colori che ricordano la bandiera
americana. Anche oggi ci siamo rimpizzati. Prima di procedere verso il Golden
Gate Park mi viene lo scrupolo di fermarmi alla Alamo di Mission Street per
sapere se è tutto a posto per la macchina
che dovremmo ritirare domani. Fumo bianco.
Arriviamo al Golden Gate Park verso
le 10.30 e cominciamo a girare il parco senza una meta particolare. Il parco è bello
e ben tenuto anche se la calda estate ha soffocato un poco i colori. Alla fine
ci dirigiamo verso la California Academy of Sciences, un'altra attrazione inclusa
nel City Pass. Anche qui si possono trascorrere delle ore interessanti dedicate
alla cultura scientifica. All'interno c'è anche un acquario dove è possibile
ammirare pesci di ogni genere tra i quali anche degli squali. Tra le cose più interessanti
un simulatore di terremoto ed una enorme stanza completamente tappezzata di
teschi d'animali di ogni genere.
Prima di lasciare il parco decidiamo di visitare
il Japanese Tea Garden
. Restiamo incantati dalla bellezza di questo angolo
di Giappone nel mezzo di San Francisco e rimaniamo nel giardino più di un'ora
ad ammirare le delicate composizioni floreali, i verdi e curatissimi prati
ed i limpidi laghetti. Seduti all'ombra dei bambù facciamo un programma per
il pomeriggio, prima di riprendere la via verso il centro della città. Decidiamo
per un po' di shopping e per un tramonto romantico.
Market Street & Alamo Square
Arriviamo a Market Street molto affamati. Decidiamo di sfamarci ad un Seven-Eleven
con una mega porzione di nachos ed un paio di wuster giganti. Dopo pranzo,
riprendiamo a camminare e vediamo un bel po' di negozi, compreso il San Francisco
Shopping Centre. Alla fine lo shopping è più funzionale che altro.
Per concludere il nostro soggiorno a San Francisco decidiamo di assistere ad
un tramonto da uno dei posti più panoramici della città. Si tratta di Alamo
Square dove le belle case vittoriane in fila, unite alla vista della città dall'alto,
sono così popolari da meritare il soprannome di "Postcard
Row"
. Fa veramente
fresco ma teniamo duro. Il tramonto è romantico ma alcune nuvole lo rovinano
un po'. Peccato. Rinfreddoliti ma soddisfatti torniamo in albergo dove, per
cena, ci arrangiamo con ciò che ci rimaneva da smaltire. Si va a dormire non
troppo tardi, dato che domani ci dobbiamo svegliare in tempo per essere alla
Alamo il più presto possibile. Ci aspetta il Sequoia NP!