On the Road 2003

 
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data: 14-15 July 2003
partenza: San Francisco, CA
arrivo: Three Rivers , CA
alloggio: Sequoia Motel
prezzo: $59+tax
km tappa: 414 (257 Miles)
km totali: 414 (257 Miles)

 

Summary

Alamo
Sequoia NP
Kings Canyon NP

 

 

p

All'entrata del Sequoia NP

Monday, 14th July

(San Francisco)

Alamo Rent a Car

Verso le 6 siamo già in piedi. L'obiettivo è quello di arrivare alla Alamo all'apertura per poter guadagnare quanto più tempo possibile per la nostra seconda tappa, il Sequoia NP. Ci fermiamo solo per un attimo da Starbucks Coffee per prendere qualcosa da portarci dietro per colazione. Arriviamo presto e senza intoppi alla Alamo, che alle 7 era già aperta. Compiliamo tutti i moduli e in pochi minuti l'impiegato si presenta con la nostra macchina, una Hyundai XG350 che benché sia "solo" una medium size, al confronto della mia Micra sembra una barca. Ero un po' preoccupato sia per le dimensioni della macchina sia per il cambio automatico. Bene, la cosa più difficile è stata capire come far funzionare il CD player. Guidare queste macchine è veramente un gioco da ragazzi e hanno tanti accorgimenti per la sicurezza da impedire qualsiasi errore al conducente novello (ad esempio la macchina non si accende se il piede non è sul freno e la marcia inserita non è quella da parcheggio).
Tiriamo fuori il Rand McNally e con estrema facilità usciamo dal centro di San Francisco. In pochi minuti siamo fuori città e, giunti sulla CA99, ci dirigiamo pieni di entusiasmo verso Three Rivers.

Three Rivers

In quasi mezz'ora in meno di quanto preventivato sul sito McNally arriviamo a Three Rivers. Facciamo la conoscenza con quella che sarà la tipica cittadina in prossimità di molti natural parks. Un'unica via sulla quale si trova un distributore di benzina con annesso un general store, un paio di ristorantini, molti motel e poc'altro. Ci fermiamo per il primo pieno di carburante che, nonostante i timori, si rivela veramente semplice. Proseguiamo fino al nostro motel, il Sequoia Motelp. Ci riceve una gentilissima signora, la stessa con la quale avevo tenuto contatti via email. La stanza è semplice, pulita e carina ma siamo troppo ansiosi di vedere le sequoie giganti per poter riposare. Giusto il tempo di lasciare i bagagli e con solo scarpe da hiking e zaini ci dirigiamo verso il Sequoia NP.

p

Un italiano che intasa il traffico per farsi fare una foto...
no, comunque non c'era nessuno dietro

Sequoia NP p

Dopo la foto di rito vicino all'insegna all'entrata del parco, acquistiamo il mitico National Parks Pass che ci garantirà l'accesso a tutti i National Parks degli States per un anno intero. Non male per soli $50. Per tutta la giornata avremo come un senso di deja vu, vivendo finalmente in prima persona tutte quelle piccole cose che avevamo sognato per mesi. La consegna del giornale e della mappa del parco all'entrata, il visitor center, i ranger...sono solo alcune di esse.
Dopo alcuni suggerimenti datici dal ranger ci avviamo sulla Generals Highway pin direzione della Giant Forest. La strada è tortuosa e con forte pendenza e procediamo piuttosto lentamente. Dopo circa 40 minuti arriviamo finalmente all'entrata della Giant Forestp. C'è veramente da non credere a quel che si vede. Le sequoie giganti sono enormi e vederle dal vivo fa un effetto completamente diverso da qualsiasi foto. Ci fermiamo al parcheggio vicino al General Shermanp, l'albero più grande degli States. Ci prepariamo alla nostra prima camminata e in pochi minuti siamo all'inizio del Congress Trailp, un magnifico sentiero che passa all'interno della Giant Forest. Per quasi tutto il tragitto abbassiamo la testa solo per guardarci con aria sbigottita. Le sequoie sono grandi e maestose e colpiscono non solo per le dimensioni ma anche per la morbidezza della corteccia e per il magnifico colore. Ci fermiamo spesso per delle foto ma riprendere interamente gli alberi è quasi impossibile.
Finito il giro, andiamo finalmente a vedere anche General Sherman. L'albero è molto vicino al parcheggio e questo lo rende accessibile a tutti i visitatori creando spesso file di persone in attesa del proprio turno per una foto. Anche noi aspettiamo il nostro turno e dopo alcuni minuti passati a girare intorno all'albero per studiarlo a fondo, ce ne torniamo alla macchina. Sono ormai le 18 e prima di lasciare il parco decidiamo di visitare il Giant Forest Museum dove raccogliamo interessanti informazioni sugli alberi della foresta ed anche utili suggerimenti da un ranger sul da farsi per domani.
Torniamo a Three Rivers dove ci fermiamo a mangiare al View on the River Restaurant. Gli hamburger che offrono sono buoni e la vista dalla terrazza sul fiume è molto bella anche grazie al tramonto.
Dopo cena torniamo al nostro motel. Facciamo un salto in piscina tanto per rilassare un po' i muscoli dopo una faticosa giornata.
Prima di andare a letto telefoniamo per la prima volta a casa dove, è curioso pensare, domani è già cominciato.

Tuesday, 15th July

Sequoia NP

Facciamo colazione con i muffin comprati al general-store il giorno prima. Oggi abbiamo in programma diversi trails. Arriviamo alla Giant Forest intorno alle 9 e ci dirigiamo verso Moro Rock. Questo trail è molto breve ma riusciamo a vedere tutta la splendida vallata all'interno della quale si trova Three Rivers. Passiamo anche per Tunnel Log dove scattiamo la foto di rito con la macchina che passa sotto una sequoia caduta.
Sono circa le 10.30 quando cominciamo una bella passeggiata verso le Tokopah Falls. Nel bosco attraverso cui passiamo non ci sono sequoie giganti ma i panorami rocciosi che ci contornano sono ugualmente interessanti. Purtroppo troviamo le cascate un po' a secco. Peccato, anche considerando che il ranger non ci aveva detto nulla a riguardo. Lezione n.2 del viaggio, non sempre i ranger dicono proprio tutta la verità.
La passeggiata prende circa 3 ore e prima di tornare in macchina ci rinfreschiamo stando qualche minuto con i piedi a mollo in un fiumiciattolo.

canyon

Ci si sente molto piccoli vicino
a questi alberi

Kings Canyon NP

Percorriamo in circa un'ora la strada che lascia il Sequoia NP ed entra nel Kings Canyon NP. I due parchi sono confinanti e gemellati. Ci fermiamo al General Grant Grove dove per $10 ci prendiamo una pizza che ci sfama entrambi. Impariamo che le pizze qui variano il prezzo in funzione della grandezza (in inches) e del numero di topping (condimenti) che desiderate. Solitamente una misura media con un paio di topping è più che abbastanza per due persone con un appetito normale.
Dopo mangiato ci dirigiamo verso General Grantp, l'albero più famoso del Kings Canyon NP. Un breve sentiero conduce all'albero, anche questo enorme ed impressionante come General Sherman. Ma anche il resto del sentiero propone spunti interessanti con diverse sequoie giganti che non sfigurano rispetto ai due generali (tant'è vero che prima di arrivare a General Grant mi è capitato almeno tre volte di illudermi che una sequoia gigante "normale" fosse invece il famoso Grant).
Ormai sono le 16.30 e se vogliamo essere a Mariposa prima del tramonto dobbiamo muoverci. La strada che esce dal Kings Canyon NP scende gradualmente e pian piano lasciamo i bei boschi che ci avevano avvolto fino a poco prima.

Mariposa

Lasciamo il Kings Canyon NP verso le 17. Il viaggio fino a poco prima di Mariposa è molto tranquillo. Ci fermiamo una volta sola, giusto mezz'ora a Oakhurst per fare provviste per i prossimi giorni. Arrivati a quello che McNally ci prospettava come l'incrocio finale prima di arrivare a Mariposa giriamo per quella che, dopo 20 miglia, si sarebbe rivelata la direzione sbagliata. Arriviamo infatti fino a El Portal dove finalmente ci fermiamo per chiedere informazioni. Una cosa che avevo scordato era che alle volte il sito McNally non riesce a trovare un indirizzo preciso e lo approssima con qualcosa in zona. Purtroppo, in questo caso, quel qualcosa era nella direzione opposta a quella giusta. Dopo un totale di circa 50 miglia in più del previsto, arriviamo a Mariposa quando ormai è buio. Abbiamo una prenotazione al Super8. La stanza è molto bella, sul livello di un tre stelle italiano. Dopo una doccia usciamo per una cena al Burger King locale. Magda scopre con piacere gli onion rings che, in USA, è spesso possibile richiedere al posto delle classiche patatine fritte. Dopo un mio triplo refill e conseguenti dolori allo stomaco a causa del troppo ghiaccio (mea culpa!) torniamo al motel. Non è tardissimo ma decidiamo di andare a letto. Domani dobbiamo svegliarci presto per essere a Yosemite di buon'ora.