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Bryce Canyon
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Bryce Canyon NP

pIl fatto che sia davanti al computer da un quarto d'ora e ancora non sia riuscito ad iniziare questa rece è probabilmente dovuto alla difficoltà di esprimere un giudizio complessivo su Bryce Canyon. Alle volte accade che un luogo ci regali ricordi indimenticabili ma, allo stesso tempo, non ci convinca appieno sotto altri punti di vista.
Appena arrivati a Bryce Canyon si viene subito colpiti, storditi e affascinati dagli incredibili colori. L'arancione degli hoodoos che si innalzano verso il blu del cielo dello Utah è una cosa che non dimenticherò mai. La vista dai vari view point è fenomenale e si viene subito rapiti dalla voglia di infilare gli scarponi da hiking e di scendere tra questi enormi pinnacoli che stenti a credere possano essere il risultato di un qualsiasi effetto naturale. Per quanto mi riguarda, però, dopo il primo effetto, Bryce mi ha un po' deluso sotto il profilo della varietà. Escludendo la parte di Wall Street, ciò che ho visto, alla lunga, mi è sembrato un po' ripetitivo. Certo, ogni hoodoo è diverso e ce ne sono certi che formano delle composizioni ai limiti dell'irrealtà. Ma alla fine sono un po' ripetitivi e fare una passeggiata da 8 Km il secondo giorno non è tanto appagante quanto farlo il primo. Bryce non è il tipo di parco come Zion o Yosemite dove si può camminare per giorni vedendo cose sempre diverse. Se dovessi dare un consiglio ad una persona in dubbio se fare un giorno in più a Zion o a Bryce, sicuramente lo indirizzerei sul primo dei due. Bryce, per quanto concerne la mia esperienza, è un parco da cui si può ottenere molto anche in un solo giorno, vedendo i vari view point in mattinata, scendendo nel canyon tramite il Navajo Loop nel pomeriggio e godendosi tramonto ed alba.

Alcune info sul parco

Cartina alla mano si può dire che Bryce venga attraversato da ovest ad est da quella meravigliosa scenic byway che è la UT-12. In realtà, per raggiungere il cuore del parco bisogna deviare verso sud sulla 63 che porta al visitor center e poi ai margini dell'anfiteatro. Il fatto che Bryce abbia una forma allungata lascia credere che sia piuttosto grande. In realtà la parte principale del parco può essere percorsa da parte a parte in non più di 20 minuti. I vari view point distano meno di 5 minuti in macchina l'uno dall'altro. Il parco può essere girato in macchina ma è da poco disponibile un efficiente servizio di shuttle.
Due buone soluzioni per alloggiare sono il Ruby's Inn e la cittadina di Tropic. Il primo dista pochi minuti dall'entrata del parco e oltre al motel, offre anche una serie di negozi che dovrebbero soddisfare molte delle più comuni richieste. Segnalo, tra questi, un utile servizio di riversamento di memorie di macchine fotografiche digitali su cd. Se poi avete voglia, considerate il rodeo che viene proposto ogni sera a pochi minuti a piedi dal Ruby's Inn. Per risparmiare qualcosa sull'alloggio ci si può allontanare una ventina di minuti dall'entrata del parco e provare uno dei tanti motel di Tropic. Io sono stato al Bryce Canyon Inn p dove per 50$+tax viene offerta una stanza semplice e pulita. Questo motel ha in realtà un'unica gestione col locale omonimo che sta a fianco degli alloggi dove abbiamo provato sia la colazione (1.99$ all-you-can-eat pancakes) sia un buona pizza. Altro ristorante che abbiamo provato è il Dug's Restaurant dove per circa 11$ ci si rimpizza per bene.

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Il Bryce Canyon da uno dei viepoints lungo il bordo del canyon

Hiking

Le hikes di Bryce hanno un paio di elementi caratteristici di cui tener conto, in particolare da chi, come me, raggiunge Bryce dopo parchi come Yosemite e Zion. Bryce Canyon, nonostante il nome, non è un canyon ma qualcosa che assomiglia ad un anfiteatro. Un simpatico interpretative ranger (il famoso Kevin Poe) ci raccontava che Bryce è talmente unico che si sarebbe dovuto trovare un nome nuovo per descriverlo, nome probabilmente troppo lungo per essere messo su una t-shirt. Dato che il marketing in un parco naturale è importante, si è deciso di tagliar corto e chiamare il parco Bryce Canyon. Comunque sia, un elemento in comune con i canyon Bryce ce l'ha, in termini di hiking. La prima parte dell'hike è in discesa mentre la seconda è in salita, l'esatto opposto di ciò che accade in parchi di montagna. Specialmente per chi non è al top della forma, questo è un elemento da non dimenticare. Potrebbe capitare di andare troppo lontano in fase di discesa sopravvalutando le proprie energie e trovarsi poi a secco per la difficile salita finale. Un'altra caratteristica dei trail di Bryce è quella di essere spesso allacciati. Se immaginate il tipico hike di Bryce come una U che scende dal bordo dell'anfiteatro per poi risalire, allora immaginate due trail con uno dei due lati della U in comune. E' possibile quindi scendere per un braccio di un trail e risalire per il braccio di un altro trail. Questo permette interessanti combinazioni di anche più di due trail.

Un po' di storia
© Insight Guides, "USA, I parchi nazionali del'Ovest"

Per gli indiani Paiute le strabilianti rocce del Bryce Canyon si originarono in epoche leggendarie, quando gli animali fecero arrabbiare il potente Coyote che li punì trasformandoli in pietre. Pare che Ebenezer Bryce, un mormone scozzese che nel 1875-76 si installò su un terreno dalla Paria Valley sottostante le rocce, fosse più prosaico nell'interpretazione di quelle strane sculture, lamentandosi che quello fosse "un luogo infernale per perdere una mucca!".

Navajo Loop-Queens Garden Combination (2.9 miles, loop, elevation gain: 521 feet) p
Profile Map - 3D Map
Navajo Loop e Queens Garden sono due tra i più famosi e popolari trail di Bryce Canyon. Io ho percorso sia la combination sia l'intero Navajo Loop e, personalmente, mi è piaciuto di più il secondo.
Quando unite due trail, per forza di cosa rinunciate a parti dei ambedue. Il Navajo Loop invece, secondo me, merita di essere visto interamente. La parte più famosa è quella di Wall Street dove si passa attraverso delle alte pareti contornate da hoodoo avendo veramente l'impressione di camminare per l'omonima strada di New York. Tra gli elementi della flora che più colpiscono ci sono certamente i particolarissimi Douglas-fir trees che si innalzano dal basso dei canyon verso la sommità degli hoodoo alla ricerca di luce. Ma anche la parte che si trova sull'altro braccio del loop dove si trovano anche i Two Bridges (due piccoli archi che assomigliano a ponti tra hoodoo), è molto bella.
Sul braccio nord del loop si passa anche vicino al famoso Thors Hammer, forse l'hoodoo simbolo di Bryce.
A chi avesse tempo per un unico trail, consiglio di percorrere l'intero Navajo Loop.

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Strani Hoodoos lungo il Peekaboo Loop

Peekaboo Loop Trail (5.3 miles, 3-4 h, semi loop, elevation gain: 900 feet)
Profile Map - 3D Map

Tra i trail un po' più impegnativi di Bryce avevo selezionato il Peekaboo Loop che ai suoi 3 miles aggiunge gli 1.1 in andata e ritorno del sentiero che scende dal rim e porta all'inizio del Peekaboo. Proprio su questo sentiero ci sono un paio di scorci da non perdere. Poco dopo l'inizio, sul lato del sentiero che dà sull'anfiteatro, c'è una piccola sporgenza protetta alla vista da un arbusto piuttosto grande. Aggirando l'arbusto si può arrivare fino alla fine della sporgenza dove si ha una bellissima vista del canyon. Un posto ideale per chi, per qualsiasi motivo, volesse godersi l paesaggio in pace, magari semplicemente sedendosi a leggere un libro nella quiete di Bryce.
Continuando, sul lato opposto del sentiero, c'è una delle composizioni di hoodoo più incredibili che abbia visto. Non so se questa abbia un nome, ma assomiglia incredibilmente ad una vecchia cattedrale gotica.
Giunti al Peekabbo Loop si capisce subito che il sentiero è percorso da cavalli e capita di dover slalomeggiare spesso tra i ricordi da loro lasciati. Una cosa che sorprende è la vegetazione decisamente più ricca e varia che al Navajo Loop o al Queens Garden. Molto carini sono i tanti colibrì che volteggiano nell'aria. Gli hoodoo di questa parte del trail sono veramente tra i più strani che abbia visto nel parco. Ognuno catturerà la vostra immaginazione. Il trail alterna per tutto il tragitto parti in salita e in discesa rendendo i 5.3 miles piuttosto faticosi. Si passa anche sotto delle porte scavate negli hoodoos per permettere il passaggio del trail. Questa è una cosa che sinceramente non ho apprezzato a Bryce. Non vedo proprio la necessità di scavare fessure artificiali per permettere lo sviluppo più semplice di un trail. Si potrebbe benissimo allungare di qualche centinaio di metri il trail senza necessità di rovinare gli hoodoos.
Concludendo, il Peekaboo Loop è un trail che consiglio vivamente a chi desideri godere di Bryce allontanandosi dalla folla del Navajo Loop. Il trail è abbastanza faticoso ma vale sicuramente lo sforzo.

Hoodoos

Quanti hoodoos ci sono a Bryce? Beh, in realtà non si sa. Quello che ho scoperto chiaccherando con un ranger è che loro stimano che ogni anno circa 5 o 6 hoodoos crollino. Come dicevo, si tratta di una stima dato che, garantiva il ranger, quando un hoodoo crolla, si sbriciola a tal punto da non lasciare tracce. Come fanno dunque a sapere che un hoodoo è scomparso? Il metodo utilizzato è molto semplice. Ogni tot mesi si fotografa il Bryce Canyon da diversi punti di vista. Confrontando le foto raccolte nel tempo si può provare a scoprire se qualche hoodoo è scomparso. Questo metodo magari non è particolarmente raffinato ed è stato introdotto sotto consiglio del fantasioso ranger Kevin Poe di recente. La cosa bella è che, per incentivare questa analisi, ci sono in palio ben 5$ per chiunque scopra un hoodoo scomparso! Buona ricerca.

Recensione pubblicata la prima volta su free.it.viaggi.usa il 7 Settembre 2003

FAQ

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