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La I-163 che porta alla Monument Valley

Monument Valley

La Monument Valley è senza dubbio uno dei motivi principali per cui la gente decide di visitare il sud-ovest americano. Quale agenzia non ha almeno un poster della Monument Valley appeso in bella vista? Quante guide agli States hanno in copertina i mittens della Monument? Chi di noi non ha desiderato intraprendere un viaggio per poter vedere questi luoghi?
Raramente ho visto un posto tanto fotogenico. Non è difficile innamorarsi di un luogo così ancor prima di andarci ed è altrettanto facile sentirne la mancanza sfogliando il proprio album fotografico. Questa è un po' la magia della Monument Valley e non sono in molti quelli che riescono a sfuggirvi. La Monument Valley è dunque tutto questo e molto altro ancora. Per quanto riguarda la mia personale esperienza il "molto altro ancora" include molte cose positive ed alcune negative. Ma andiamo per passi.

La I-163

La cosa che senza alcuna ombra di dubbio mi è piaciuta di più della Monument Valley è stato arrivarci. La scenic byway I-163 che conduce all'ingresso della Monument è forse la più bella strada che ho percorso nel mio viaggio negli States ed ad essa ho dedicato tempo fà una recensione. Le ultime miglia prima della Monument sono qualcosa di unico che vi porterà decine di volte a fermare la macchina sul lato della strada per poter ammirare e fotografare i panorami. Arrivando da nord vi troverete i mittens e le altre formazioni rocciose della Monument che spuntano alla vostra sinistra in lontananza. Se non avvertirete un senso di deja vu, allora probabilmente avete vissuto da eremiti tutta la vostra vita. La sensazione di "sacralità" che si avverte passando per queste terre è qualcosa di unico ed il coinvolgimento emotivo è totale. Molte sensazioni si mescolano percorrendo questa strada e ricordi di cose viste al cinema si affiancano a pezzi di libri e a storie del vecchio west lette o sentite da ragazzi.

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I mittens della Monument Valley

Alcune info

La Monument Valley si raggiunge deviando verso sud-est lungo la I-163 imboccando una strada asfaltata che porta fino all'ingresso della Monument stessa. La deviazione si trova a circa 33 Km a nord di Kayenta o a 36 Km a sud di Mexican Hat. Appena lasciata la I-163 si passa per un breve tratto di strada letteralmente pieno di negozietti navajo ai lati della carreggiata. E' difficile resistere alla tentazione di fermarsi e non è una cattiva idea concludere qualche affare aiutando l'economia navajo.
Poche miglia dopo si arriva al vero e proprio ingresso dove si pagano 5$ a persona che permettono l'ingresso nella Monument un numero indefinito di volte nell'arco della giornata. Il giorno successivo ricordate che dovrete pagare nuovamente il biglietto.
Al visitor center otterrete tutte le informazioni necessarie ma se avete intenzione di approfondire la visita della Monument con un tour organizzato da guide Navajo, allora dovrete rivolgervi fuori dal visitor center ad un chioschetto apposito. I tour organizzati costano una trentina di dollari a persona e prevedono solitamente almeno il giro canonico della valle più un passaggio per la Hidden Valley (non accessibile con mezzi propri). Ricordate che i tour differiscono per durata e numero di cose da vedere. I tour più corti solitamente corrispondono a ciò che è possibile far da soli in macchina col vantaggio di andare in giro per la valle su un 4x4 che garantisce sicurezza sulla strada sterrata anche in caso di flash flood. I tour più lunghi invece danno la possibilità di visitare aree della valle altrimenti non accessibili e durano dalle 3 ore alla mezza giornata. I tour che mi proposero sembravano tutti del tipo mordi-fotografa-e-fuggi e quindi ho desistito. Il giro della valle può essere affrontato tranquillamente con una berlina ma attenzione alle condizioni meteorologiche variabili. Non deve essere bello trovarsi nel mezzo del giro impantanati nel rosso fango della Monument!
Per quanto concerne un possibile alloggio, consiglio vivamente l'Hampton Inn di Kayenta che per circa 100$ offre delle bellissime camere ed include la colazione nel prezzo. La piccola Kayenta offre anche un altro paio di alberghi oltre a alcuni fast-food ed altri negozietti. Un'altra soluzione potrebbe essere Mexican Hat che però per esperienza mi è sembrata veramente poco più di una ghost town. Ricordate che i pochi alberghi riempiono velocemente le camere e sarebbe consigliato prenotare con un certo anticipo anche perché in zona non c'è quasi nulla oltre a Kayenta e Mexican Hat.

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Il giro in macchina

Gli undici view point
1.The Mittens & Merrick Butte
2.Elephant Butte
3.Three Sisters
4.John Ford's Point
5.Camel Butte
6.The Hub
7.Totem Pole & Yei Bi Chei
8.Sand Springs
9.Artist's Point
10.North Window
11.The Thumb

Il giro in macchina p

All'entrata vi sarà consegnato un foglio di carta con una mappa del giro da fare ed alcune informazioni sulla Monument Valley. Tra queste mi sembra il caso di menzionarne una che altrimenti potrebbe causare qualche problema: mentre l'Arizona segue l'ora solare tutto l'anno, la Navajo Nation segue l'ora legale da Aprile ad Ottobre. Questo significa che in questo periodo in territorio navajo (Kayenta compresa!) vi troverete un'ora davanti a altre città dell'Arizona come Flagstaff, Page, Phoenix o al Grand Canyon tanto per citarne alcune.
Tornando al tour, parafrasando Henry Ford (che presentando la sua macchina diceva "Il cliente può richiedere il colore che vuole purché sia nero"), alla Monument potrete scegliere il percorso che preferite purché sia quello obbligatorio. Se venite da settimane passate nei parchi nazionali in massima libertà, qui vi sentirete bruscamente forzati ma ricordate sempre di essere in casa navajo e di dover rispettare le loro regole.
Di base il tour consiste in 11 view points corrispondenti sostanzialmente ad altrettante formazioni rocciose. Passerete all'inizio per i famosissimi Mittens e Merrick Butte per poi ammirare il John Ford's Point e altre bellissimi viste della Momument. La mia vista preferita è probabilmente quella che si gode dal view point di The Hub, guardando però in direzione del Thunderbird Mesa. Da qui si vede la Monument che si apre e si ha forse la migliore idea possibile di come dovessero essere questi luoghi quando erano ancora incontaminati.
Mi raccomando di non perdere il tramonto alla Monument quando i colori di rocce, terra e cielo si incendiano e diventando quasi irreali
Concludendo, il giro è interessante ed in un paio d'ore si completa. La sensazione lasciatami è stata di parziale insoddisfazione. Grandi, grandissimi scenari ma troppa poca libertà di esplorare nonostante fossi perfettamente conscio del rispetto dovuto alla privacy indiana. La cosa che forse mi è piaciuta di più è stato l'avvicinamento lungo la I-163.
Nonostante queste sensazioni "in loco", la Monument rimane tra i luoghi che più mi mancano guardando le foto del viaggio e ripensando a quei momenti. Questa, come dicevo all'inizio, è la magia di questo posto dove la rossa terra si innalza verso il blu del cielo e la vita sembra sospesa tra l'una e l'altro mentre il tempo non passa mai.

Recensione pubblicata la prima volta su free.it.viaggi.usa il 12 Ottobre 2003

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