New York 07-08

 
prev.: New Year's Eve museums next: Broadway
 

 

data: 1 January 2008
alloggio: Cosmopolitan Hotel
prezzo: $175+tax

 

Summary

Museum of Natural History
Central Park
Museum of Modern Art
St Patrick

 

canyon

 

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Magda ed io a Central Park

Tuesday, 1st January

Il primo dell'anno significa per ogni persona qualcosa di diverso. Al di la' di tutti i buoni propositi per il 2008, il primo dell'anno rappresenta per noi una buona opportunita' di girare New York senza la folla degli ultimi giorni (che dopo i festeggiamenti di ieri se ne stara' a casa o in albergo a riposare).
Usciamo quindi di buon'ora, anche se ancora stanchi dopo la nottata di ieri. Ci fermiamo un secondo da Dunkin Donuts e continuiamo dritti verso la metro con caffe e ciambelle in mano.

Museum of Natural Historyp

Oggi cominciamo dal Museum of Natural History, uno dei musei piu' "hot" (come dice la nostra guida) di New York. Il Museum of Natural History si tova sul lato ovest di Central Park, dove arriviamo velocemente con la solita efficientissima metro. La giornata e' piovosa ma oggi abbiamo pianificato un giorno quasi interamente al coperto.
Siamo tra i primissimi ad entrare e cominciamo la nostra visita dal planetariop. Questa enorme sfera e' sostanzialmente un mega schermo a quasi 360 gradi. Il film parla di meteore e pianeti ed e' molto ben fatto, mentre la voce di Robert Redford ci accompagna per questo viaggio nello spazio tra comete, buchi neri e stelle.
Lasciato il planetario ci dirigiamo verso la sezione che ci interessa di piu' e forse anche quella per cui questo museo e' famoso: i dinosauri!p La mostra e' davvero ben fatta. Le dimensioni e la quantita' di dinosauri sono sorprendenti. Sono proprio i grandi classici come il T-rex ed il Brontosauro a catturare l'immaginazione, ma gli scheletri sono talmente tanti e vari che impieghiamo piu' di un'ora a lasciare la sala.
Proseguiamo quindi verso la sezione dedicata agli animali di Asia ed Africa. Le riproduzioni sono molto ben fatte e l'ambientazione e' curatissima. Dopo aver trovato i nostri animali preferiti continuiamo verso la zona dedicata agli animali marini. Qui la cosa piu' impressionante e' l'enorme balena appesa al soffitto.
L'ultima parte che visitiamo e' dedicata ai popoli nel mondo. Si possono osservare riproduzioni di scene di vita quotidiana e oggetti di vario genere che coprono un po' tutte le regioni del mondo, dall'America Centrale all'Australia.

Central Parkp

Quando lasciamo il museo ha smesso di piovere e sono ormai le 14. La nostra guida segnala un paio di buoni ristoranti in zona. Scegliamo Good Enough To Eatp, dove troviamo una fila piuttosto lunga fuori dal ristorante. Per fortuna siamo solo in due e non dobbiamo aspettare piu' di cinque minuti per un tavolo. Proviamo il loro brounch (un pasto tra breakfast e lunch) che si rivela molto buono. In generale molti americani amano il brunch mentre altri lo odiano. Per alcuni e' una tradizione irrinunciabile del weekend, per altri e' solo un modo per i ristoranti di farti pagare il doppio lo stesso identico cibo che ti servirebbero a colazione. Dopo aver provato, decidiamo che siamo soddisfatti dell'esperienza ma dobbiamo concordare col secondo filone di pensiero.
La prossima meta e' il Museum of Modern Art (MOMA) e per arrivarci abbiamo deciso di attraversare Central Park a piedi. Devo ammettere che Central Park mi sorprende non poco. C'ero gia' stato parecchi anni fa e forse non l'avevo apprezzato. Ma la passeggiata per Central Park, le belle vedute del verde del parco con i grattacieli sullo sfondo, i laghetti, e l'atmosfera del parco sono tra i ricordi piu' vivi del soggiorno a New York. Camminando senza fretta e godendo del sole che fa capolino dopo la pioggia mattutina, ci immergiamo in Cetral Park dove passiamo quasi un paio d'ore.
L'unica nota dolente e' che, per qualche motivo, il ginocchio comincia all'improvviso a farmi molto male e quando lasciamo Central Park sto quasi zoppicando.

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Questo lo potevo fare anch'io

MOMA

Pian piano arriviamo al MOMA, un altro dei musei inclusi nel City Pass insieme al MET, al Museum of Natural History e al Guggenheim.
La nostra esperienza con I musei d'arte moderna e' sempre stata controversa. Essendo curiosi ci piace sempre visitare questi musei, ma l'arte moderna proprio non riusciamo a capirla ed apprezzarla. Detto cio', entriamo al MOMA con solo un paio d'ore prima della chiusura. Il museo include alcuni capolavori come The Starry Night di Van Gogh, The Sleeping Gypsy di Rosseau o Les Demoiselles d'Avignon di Picasso. Fin qui, riusciamo ad apprezzare. In generale una buona parte della collezione di quadri ci piace moltissimo.
Poi pero'… il resto e' fuori dalla nostra portata. Arriva un momento (o dei momenti) nella vita di ogni uomo in cui bisogna ammettere i propri limiti. Ed io non ho problemi nell'ammettere che l'arte moderna non la capisco, non la apprezzo piu' di tanto e, spesso, mi fa anche ridere. Questi capolavori che assomigliano ad una sedia di IKEA, o ad una tv rotta, o, ad una enorme scala sono totalmente al di fuori della mia portata. La mia preferita, rimane pero' la tela completamente bianca, della serie "questo lo potevo fare anch'io". Ma io alla tela bianca non ci ho neanche mai pensato, e quindi basta recriminare e lamentarsi e lasciamo la gloria ad altri.
Lasciamo il MOMA alla chiusura e visto che il ginocchio mi fa davvero male (che sia la punizione per il mio scarso interesse per l'arte moderna?) decidiamo di visitare St Patrick e di tirar dritto verso il Cosmopolitan.
St Patrick e' un chiesa che certamente risalta nel contesto di Manhattan. Vale sicuramente una visita di qualche minuto.
Arrivati in albergo ci riposiamo per un'oretta e poi usciamo di nuovo per cena. La maggior parte dei ristoranti individuati su menupages sono chiusi (e' il primo dell'anno) e ci accontentiamo di una seconda scelta di cui non ricordo neanche il nome. Il cibo e' tutto sommato ok e ce ne torniamo in albergo verso le 21. Domani, gamba permettendo, ci aspetta un'altra full immersion al MET e poi broadway in serata.