New York 07-08
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data: |
3 January 2008 |
alloggio: |
Cosmopolitan Hotel |
prezzo: |
$175+tax |
Summary |
The London Restaurant |
Empire State Building |
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Thursday, 3rd January
Oggi ce la prendiamo con molta calma. Ci alziamo intorno alle 9 e facciamo
colazione a Starbucks. I 10 metri che dobbiamo percorrere tra l'uscita
del Cosmopolitan e l'entrata di Starbucks bastano a congelarci dalla
testa ai piedi. Questa e' sicuramente la giornata piu' fredda
da quado siamo arrivati a NY. Con il vento che tira, la temperatura percepita
e' intono ai 10 F!!!
Fine Cusine
Dopo colazione torniamo in albergo e ci prepariamo per uscire a pranzo.
Oggi abbiamo una prenotazione al The London, il ristorante dell'omonimo
albergo gestito dal famoso chef Gordon Ramsey. Per chi non conoscesse il
nome, Gordon Ramsey e' uno dei piu' famosi chef al mondo, con
ristoranti di fine cusine in tutto il mondo.
Ramsey e' anche famoso
per il suo temperamento e per reality shows come Hell's Kitchen o
Nightmare Kitchens in cui di solito aiuta aspiranti chef o ristoranti in
difficolta' con la sua arte culinaria impartita
tra insulti di vario genere e urla che spaventerebbero Freddy Kruger. Il
tutto per ottenere quella qualita' assoluta per cui Ramsey e' famoso.
Considerando
il temperamento di Ramsey, ed il fato che oggi ci presenteremo vestiti
in modo relativamente casual (mentre il ristorante suggerisce giacca e
cravatta per gli uomini) siamo tutto sommato contenti che Ramsey si limiti
a gestire il ristorante ma non sia davvero li'!
Quando arriviamo in
zona Times Square il freddo ci costringe ad entrare in negozi ai quali
non siamo minimamente interessati solo per riscaldarci un po' in attesa
di mezzogiorno. Pian piano, col fiato corto per il gelo, ci avviciniamo
al The London ed alla fine, verso le 11.45 entriamo timidamente.
Ci tocca
aspettare al bar per 15 minuti perche' il nostro tavolo "non
e' ancora pronto" (che a me suona come se il tavolo lo stessero
costruendo sul momento da un albero di Central Park, ma che in realta' significa
che la cucina del ristorante non e' ancora ufficialmente aperta).
Alle 12.05 un cameriere ci invita a seguirlo e finalmente ci sediamo al
nostro tavolo in una sala molto elegante. Da quel momento i miei ricordi
sono piuttosto confusi causa "agitazione", con un andirivieni
di camerieri (almeno 4, ognuno addetto ad un aspetto particolare della
nostra esperienza culinaria), bottiglie di acqua minerale Ferrarelle a
$14 l'una, pietanze minuscole in piatti immensi ed una sensazione
generale di essere un pesce fuor d'acqua. Tra le cose che ricordo
in modo piu' distinto:
-la suddetta bottiglia d'acqua Ferrarelle a $14
-l'antipasto
che dalla descrizione sembrava una succulenta insalata ma che si rivela
un piatto di quattro o cinque esemplari di non-so-quali-vegetali tutti
in dimensione bonsai
-il mio coniglio con puree di broccoli, col coniglio
che doveva essere un coniglio nano considerando che ci saranno stati 80gr
di carne e il puree di broccoli in quantita' tipo bustina del ketchup
di McDonalds (il tutto "arricchito" dal fegato (delle dimensioni
di un fagiolo) del suddetto coniglio tagliato a meta' e piazzato
ai lati del coniglio)
-il filet mignon di Magda che mi fa rosicare non poco
dato che non solo e' ottimo ma e' anche relativamente grande
-il
tizio al tavolo vicino al nostro che doveva essere un miliardario dato
che continuava ad ordinare bicchieri di vino e champagne a tipo $20 al
bicchiere (si fa perfino consigliare del vino da bere col dessert)
-la cameriera
che tra una portata e quella successiva spazzolava tutte le molliche dalla
tovaglia (come se ce ne fossero state, con quella quantita' di
cibo me le sarei fatte fuori io in stile aspirapolvere…)
-un altro
cameriere che viene a piegare il tovagliolo di Magda quando lei si alza
per andare in bagno
Alla fine bisogna dire che l'esperienza culinaria e' davvero
interessante e tutto sommato non troppo costosa (andando a pranzo paghiamo "solo" $45
a persona per antipasto, primo e dessert). Certo, non e' il tipo
di esperienza in cui lasci il ristorante con la cinta allentata, ma per
quello ho gia' in mente un posto per cena!
La magnifica vista dalla cima dell'Empire
Empire State Building
L'attrazione principale di oggi e' l'Empire. Lo raggiungiamo
in metro dato che il mio ginocchio e' ancora ridotto davvero male.
Essendo poco dopo le 14 c'e' una bella fila ad aspettarci.
Dopo una serie interminabile di file lunghe e brevi, controlli, e tentativi
di venderci tour di Manhattan o foto, in "appena" un'ora
arriviamo in cima all'Empire. In questo caso il nostro City Pass
non ci e' stato di grandissimo aiuto. Nonostante infatti promettesse
di farci tagliare la fila, in realta' ci fa tagliare solo una delle
tante file, probabilmente risparmiandoci non piu' di una decina di
minuti.
La vista dalla cima dell'Empire e' naturalmente spettacolare.
Tra una foto e l'altra si fa quasi l'ora del tramonto e riusciamo
a goderci lo spettacolo del sole infuocato che solora d'arancione
il cielo dietro la Statua della Liberta'. E' anche molto
bello vedere New York illuminarsi pian piano mentre il sole cala.
Le file
in discesa non sono malaccio, probabilmente meglio di quelle al Rockfeller
Center.
Quando lasciamo l'Empire sono ormai le 17 e nnonostante siano
passate poche ore da pranzo, siamo gia' affamati (sorpresa?). Il
posto che avevo in mente per cena si trova dietro l'angolo, nello
stesso isolato dell'Empire. E' Chipotle Mexican Grill, una
catena nazionale di cibo messicano e il loro fajitas burrito e' il
migliore che abbia mai provato (secondo solo al burrito che mangiammo
questa estate a Redwoods NP in California). Inoltre questi burritos sono enormi
e ti riempiono fino all'orlo. Non ci sono camerieri, nessuno ti piega
il fazzoletto e le molliche sul tavolo ci sono da prima che ti siedi, ma
il burrito gigante e' meglio del coniglio nano di Ramsey e, cio' che
piu' conta,
ci riempie per davvero!
Barcollando a causa del peso del burrito appena
ingerito lasciamo Chipotle (God bless you!) e pian piano ce ne torniamo
verso il Cosmopolitan.
Questa e' l'ultima volta che siamo in
zona Times Square dato che domani passeremo l'intera giornata tra
Liberty Island, Ellis Island e Wall Street. Prima dell'addio pero' abbiamo
un ultimo pellegrinaggio da fare. Dobbiamo almeno vedere il Madison Square
Garden prima di tornare in albergo. Vedere dal vero questa icona dello
sport e dell'entertainment puo' anche dare i brividi a chi
come me e' da sempre un appassionato di sport americani. Dopo un
breve visita, ci rimettiamo in moto, prendiamo la metro e torniamo al Cosmopolitan.
Ce ne andiamo a letto prima delle 23, dato che domani dobbiamo alzarci
sul presto.